venerdì 17 febbraio 2012

In Toscana il 2°Festival del Cinema Cubano

E' in corso di svolgimento la seconda edizione del Festival del Cinema Cubano, organizzato dall'Associazione amicizia Italia Cuba di Campi Bisenzio, comune in provincia di Firenze. L'evento si è aperto il 16 febbraio con la proiezione in anteprima nazionale del film "Habana Station", del 2011, diretto  da Ian Padròn e che parla dell'amicizia di due ragazzi apparentemente molto diversi per interessi, estrazione sociale e cultura familiare.

La seconda giornata, dopo una conferenza dal titolo "La società cubana degli anni novanta: principali dinamiche sociali e culturali", tenuta dal professor Antonio A. Pitaluga della Università de L'Avana, il pubblico ha potuto assistere al film "Suite Habana", regia di  Fernando Pérez. Otto personaggi vivono le loro rispettive vite segnate da diverse ed intense problematiche individuali e familiari nella Cuba della fine del XX secolo, la cui società è fortemente colpita dalla crisi economica.

Sabato 18, al Circolo Arci di Empoli, prima la conferenza del professor Pitaluga sul tema "La schiavitù coloniale nel cinema cubano contemporaneo", seguita dalla pellicola del 2004, "Roble de Olor" diretta da Rigoberto López. 2 ore e 20 che raccontano come nei primi anni del XIX secolo, la schiavitù africana fu fondamentale per un forte auge economico dell’isola caraibica, basandosi sulla produzione dello zucchero di canna. La schiavitù nera nella Cuba coloniale generò diversi schemi sociali che furono sfidati dal latifondista tedesco Cornelio Souchay e dalla giovane haitiana Úrsula Lambert; ambedue i personaggi, iniziarono una relazione d’amore che difesero contro diverse critiche e fino alle ultime conseguenze.

La rassegna dedicata al cinema cubano prosegue poi giovedì 23 febbraio, ad Arci Castello, con una serata dedicata al tema "La donna e le sue rappresentazioni sociali nel cinema cubano" e con il film "Lucía" (1968) , firmato da Humberto Solás. Si tratta di uno dei film più famosi e premiati della storia del cinema cubano. Attraverso tre narrazioni che avvengono in tre periodi storici diversi (fine del XIX secolo, inizi dei primi anni 30 del XX secolo ed i primi anno della Rivoluzione 1959), Humberto Solás, uno dei più grande registi del cinema cubano, ci presenta un profondo sguardo sulla donna cubana e sull’emancipazione sociale; le sue aspirazioni, così come le rotture con le mentalità sociali e maschiliste, che costituiscono la proposta drammatica dell’opera che ancora oggi conserva la sua totale attualità.

Nella quinta giornata, venerdì 24 febbraio, al circolo Arci L'isolotto, la conferenza è incentrata su "I giovani registi e la cultura cubana del secolo XXI", alla quale segue il lungometraggio "Tres veces dos", diretto a più mani da Pavel Giroud, Lester Hamlet, Esteban Insausti. All’inizio degli anni 2000, tre giovani registi di audiovisivi cubani hanno deciso di unire i loro impegni professionali per irrompere nel cinema nazionale con una delle proposte più interessanti del cinema cubano degli inizi del secolo. Attraverso tre storie, dirette da ognuno di loro, si riflettono tre elementi essenziali dell’essere umano: l’incessante ricerca d’amore, il nuovo incontro con il passare degli anni e la solitudine.


Infine come giornata di chiusura, domenica 26 febbraio, al Circolo Taraballa a Campi Bisenzio, una serata di saluto finale alla presenza dei rappresentanti del Comune di Campi Bisenzio, dell'Associazione Nazionale Italia-Cuba e dell'Ambasciatore di Cuba in Italia. Il film che chiude ufficialmente la manifestazione è "El Benny" di José Luis Sánchez, dedicato la breve ma intensa vita del cantante più famoso della musica popolare cubana, Bartolomé Moré (Benny Moré).  Ambientato alla fine degli anni ’50 del XX secolo, l’opera contiene tutte le caratteristiche necessarie per essere goduta come un film musicale d’eccellente produzione.

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