lunedì 11 novembre 2013

Ecuador: Rivadeneira "Quando si parla di ingiustizia il linguaggio è universale"

Lenin Lara Rivadeneira
Il Ministro della Giustizia ecuadoriano, Lenin Lara Rivadeneira, in visita a Milano, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della mostra fotografica "In cammino verso la verità" che propone una serie di scatti sul disastro ambientale provocato in oltre 20 anni in Ecuador dalla compagnia petrolifera statunitense Chevron-Texaco. La coscienza di un dramma che va oltre i confini di un Paese.

L'incontro con il ministro Rivadeneira ha permesso di ripercorrere le tappe di questa vicenda, nella quale il popolo ecuadoriano ha sofferto e soffre ancora oggi le conseguenze di una gestione irresponsabile nell'estrazione del petrolio da parte del colosso americano nella foresta amazzonica. 



Da una parte 30.000 persone che hanno visto distruggere il loro territorio e hanno subito le conseguenze, anche fisiche, dell'inquinamento provocato da Chevron. L'acqua che le popolazioni bevono, nelle quali pescano e si lavano, sono state altamente inquinate. Dall'altra una compagnia potentissima che dopo una sentenza di un tribunale ecuadoriano che la condannava a pagare 19 miliardi di dollari di risarcimento, si rifiuta di farlo, anzi accusa l'Ecuador di non rispettare un trattato firmato nel 1993, da un governo precedente, che sollevava la Chevron-Texaco da ogni responsabilità ambientale, passata e futura.

Di fatto non è il governo dell'Ecuador ad aver citato in tribunale il gigante statunitense, ma i singoli cittadini ecuadoriani che si sono riuniti nel Fronte di Difesa dell'Amazzonia. In ogni caso il governo di Rafael Correa e i suoi ministri, ognuno per le sue competenze, stanno lottando ogni giorno e facendo un grande lavoro di sensibilizzazione a livello mondiale per sostenere la richiesta di giustizia e verità del loro popolo.

"Cerchiamo come popolo, la giustizia, la verità - ha ribadito il ministro Lenin Lara Rivadeneira - La tecnologia per salvaguardare il nostro territorio esisteva già allora, ma non è stata utilizzata dalla Chevron, perchè significava investire dollari. Il sogno del popolo ecuadoriano è quello che venga riconosciuta e rispettata la giustizia e la dignità delle persone. Questo sogno è il sogno di ogni popolo".

A chi faceva notare che situazioni simili, sia da parte di Chevron, ma anche di altre potenti multinazionali, si sono verificate e si verificano in tantissime altre parti del mondo e come sarebbe utile che i paesi si facessero portatori di un'azione comune , Rivadeneira ha risposto: "Quando si parla di ingiustizia il linguaggio è universale. Non sempre chi ha più soldi e più potere, deve avere ragione sulla dignità di un popolo".

Nelle parole del ministro ecuadoriano c'era grande fermezza e grande dignità. "L'Ecuador non è un grandissimo paese, non è un paese ricco, ma ha un grande cuore e il suo popolo merita che sia fatta giustizia e che il mondo conosca la verità, una verità che spesso, grazie alle pressioni delle multinazionali come Chevron, viene mistificata o taciuta".

Un incontro interessante quello che si è svolto presso la sede del Consolato dell'Ecuador a Milano e che ha preceduto di un giorno un altro evento che ha visto sempre come protagonista Lenin Lara Rivadeneira, questa volta però in veste di scrittore con la presentazione del suo romanzo "L'altra città", libro che è disponibile ora anche nella traduzione in italiano. 

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